Musicoterapia e programmi di editing musicale Stampa
Scritto da Luciano   
Mercoledì 13 Luglio 2011 09:33

        

   Musicoteraterapia e programmi

 di editing musicale

 

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La musicoterapia è l'uso della musica e/o degli elementi musicali (suono, ritmo, melodia e armonia) da parte di un musicoterapeuta qualificato, con un utente o un gruppo, in un processo atto a facilitare e favorire la comunicazione, la relazione, l'apprendimento, la motricità, l'espressione, l'organizzazione e altri rilevanti obiettivi terapeutici al fine di soddisfare le necessità fisiche, emozionali, mentali, sociali e cognitive.

La musicoterapia mira a sviluppare le funzioni potenziali e/o residue dell'individuo   in modo tale che questi possa meglio realizzare l'integrazione intra- e interpersonale e consequenzialmente possa migliorare la qualità della vita grazie a un processo preventivo, riabilitativo o terapeutico.

Da un punto di vista scientifico, la musicoterapia è un ramo della scienza che tratta lo studio e la ricerca del complesso suono-uomo, intendendo con suono un prodotto naturale o un artefatto musicale, per scoprire gli elementi diagnostici e i metodi terapeutici ad esso inerenti. Da un punto di vista terapeutico, la musicoterapia è una disciplina paramedica che usa il suono, la musica e il movimento per produrre effetti regressivi e per aprire canali di comunicazione in grado di iniziare il processo trasformativo di recupero del paziente.

I principi base della pratica musicoterapeutica sono:

  • il considerare il paziente come parte attiva della terapia;
  • la centralità del rapporto di fiducia e l'accettazione incondizionata verso il paziente;
  • l'adattamento e la personalizzazione della tecnica per ogni singolo caso;
  • lo scambio reciproco di proposte tra paziente e musicoterapeuta;
  • lo stabilirsi di un legame tra il musicoterapeuta e il paziente grazie al suono.

 

 La musicoterapia può essere utilizzata in molteplici ambiti ed a vari livelli quali la gravidanza, l'insegnamento scolastico, la riabilitazione o la terapia in reparti di medicina oncologica, palliativa, geriatrica e di terapia intensiva. Per quanto riguarda la riabilitazione, gli ambiti di intervento riguardano preminentemente la neurologia e la psichiatria con particolare riferimento a: autismo infantile, ritardo mentale , disabilità motorie, morbo di Alzheimer ed altre demenze , psicosi,  disturbi dell'umore, disturbi somatoformi (in particolare sindromi da dolore cronico), disturbi del comportamento alimentare (anoressia nervosa).

 

 Cenni storici

 

L'uso della musica a scopi terapeutici è documentato in numerose civiltà dal mondo antico ad oggi, prevalentemente all'interno di un modello di pensiero magico-religioso o sciamanico. La musica era completamente calata nella vita sociale, ad ogni livello, parte integrante dei riti religiosi, della vita comunitaria e del lavoro. Il risultato musicale era talmente impregnato di valenze emozionali che sin dall’antichità si è constatato come la sua produzione ed il suo ascolto potessero influire a vari livelli sull’emozione e sul comportamento degli esseri umani. Il mito di Orfeo è forse quello che più di ogni altro ha costellato fin dall’antichità il mondo occidentale.  Prediletto da Apollo che gli dona l’arte della musica, Orfeo con il suo canto ed il suono della lira richiama alla vita i morti, smuove le pietre, persuade le fiere e induce gli alberi a seguirlo. Le sue melodie agiscono sulle passioni, intervengono sulla natura stravolgendone il normale corso, la sua musica è una potenza magica e oscura che può riconciliare in un’unità i principi opposti su cui sembra reggersi la natura: vita e morte, male e bene, bello e brutto. Essa può guarire, innalzare l’uomo alla divinità così come può precipitarlo tra le forze del male. 

  

  Modelli

Poiché sostanzialmente la musicoterapia è una modalità di approccio alla persona, si configureranno ambiti diversi di applicazione della metodica a seconda che l'utente sia un singolo o un gruppo, un paziente o un discente. Un'ulteriore moltiplicazione dei modelli musicoterapici si avrà poi in relazione alle finalità che si vogliono perseguire. Storicamente possiamo distinguere in:

musicoterapia attiva in cui l’interazione tra musicoterapeuta e paziente avviene tramite la produzione diretta di suoni utilizzando la voce, strumenti musicali o semplici oggetti;

 musicoterapica recettiva basata sull’ascolto di brani musicali con l’ausilio di riproduttori, in cui al paziente viene attribuita una certa attività nella percezione, immaginazione ed elaborazione delle musiche proposte.

Tale discrimine non è molto funzionale, poiché tra le due tipologie esistono ampie aree di sovrapposizione. Si può invece evidenziare una più precisa differenza tra le Scuole in base al core d'intervento che può essere psicoanalitico, psicosomatico, o somatico.

 

 

 

            Programmi di editing musicale

 

 

Grazie all’avvento di internet si ha attualmente a disposizione un repertorio pressoché illimitato di brani musicali acquistabili o scaricabili liberamente. Tutti i generi sono sufficientemente rappresentati e prontamente utilizzabili dal musicoterapeuta.  In tecniche di musicoterapia recettiva potrebbe però sorgere in alcuni casi la necessità di comporre ad hoc dei pattern contenenti specifiche valenze ritmiche, melodiche o timbriche ritenute particolarmente utili per il paziente in trattamento. Dal prodotto preconfezionato si  sente l’esigenza di passare a quello realizzato “su misura”,  con la possibilità, ad esempio, di miscelare in totale libertà i timbri vocali e strumentali, ben sapendo quanto le caratteristiche spettrali di un suono o di un accordo tenuto siano importanti dal punto di vista emozionale in ambito musicoterapico.  In rete sono reperibili molti programmi di editing musicale che spaziano dalla tipologia altamente professionale a quella più snella ed amatoriale. Esistono implementazioni in ambiente Windows, Mac OS X, GNU/Linux e altri sistemi operativi, alcune FREE ed altre a pagamento. Di queste ultime spesso è possibile trovare versioni DEMO semplificate e ridotte, liberamente scaricabili.

FINALE:         Finale 2011 è un'applicazione di riferimento per i musicisti e i compositori       che  preferiscono scrivere le proprie partiture sul computer piuttosto che su un pentagramma cartaceo.  Include anche un riproduttore MIDI che permette di ascoltare in tempo reale la  composizione musicale.

ENCORE:     Una delle migliori applicazioni per la scrittura musicale.

SIBELIUS:         Sibelius è un programma notazionale per l'editing digitale di spartiti musicali,creato da Sibelius Software nel 1993.Gira su piattaforma Microsoft Windows, Mac OS X e RISC OS.

FORTE NOTATION:    Programma professionale per scrivere musica al computer, è disponibile per il    download anche in versione free e permette di ascoltare la musica mentre la si compone e stampare lo spartito generato.

AUDACITY:     Editor e registratore audio semplice e di libero impiego, è un software open source disponibile per  Windows, Mac OS X, GNU/Linux e altri sistemi operativi. 

 TGTOOLS:           Un ottimo set di plugins per Finale, dal sito del produttore se ne può scaricare una versione trial, completamente funzionante per un mese.

MUSESCORE:    Software libero WYSIWYG per la composizione e notazione musicale, il suo impiego è supportato da un forum di discussione e un manuale d’uso in formato .pdf

NOTEFLIGHT       Per comporre musica online, ascoltarla, condividerla con gli amici o inserirla nel proprio blog o sito web (compatibile con tutti i browser). L'accesso è gratuito previa registrazione.

ROSEGARDEN:   Software open source per Linux permette la composizione di brani musicali, l'editing di spartiti e la conversione in Midi file.Di seguito, a scopo dimostrativo, prendiamo in considerazione il programma FINALE nella release 2011 illustrandone le applicazioni più immediate e utili in ambito di editing musicale.

 

 

 

 

 

 

Nella pagina iniziale e’ possibile, tra le altre cose, scegliere se aprire files di Finale già esistenti o se creare nuovi documenti musicali. Procedendo nell’applicazione si seleziona il tipo di orchestrazione (orchestra, coro a cappella, trio di ottoni, etc.) e le caratteristiche della stampa (ad es. le dimensioni della pagina).     Si possono inserire ed eliminare a piacere strumenti e voci. A titolo illustrativo si predispone la scrittura per una formazione a cappella con soprano, contralto, tenore e basso. Si prosegue inserendo le informazioni ritenute utili sul brano che si intende creare o rielaborare (nome del brano, con eventuale sottotitolo, nome del compositore e/o dell’arrangiatore, del librettista o del poeta nel caso ad es. del melodramma o della liederistica ed eventuali copyright) e la selezione delle indicazioni da riportare in chiave (tonalita’, tempo) e della velocità di metronomo con eventuali indicazioni interpretative (larghetto, allegro ma non troppo…). Si procede quindi all’inserimento vero e proprio delle varie parti o trasportando con il cursore le singole note e le relative pause evidenziate sulla parte sinistra della finestra oppure utilizzando la modalità speedy che permette di posizionare il valore della figura musicale desiderata direttamente sul pentagramma.

Conclusa la fase di scrittura occorrerà scegliere dove salvare il file e in che formato lo si vorrà convertire. Risulterà quindi disponibile la versione audio riproducibile e trasferibile su qualsiasi supporto per l’ascolto. Si sottolinea in ultimo la grande flessibilità  permessa dai programmi di editing musicale con cui, in ogni momento, risulta possibile riaprire un documento e cambiare i tempi di esecuzione o l’agogica del brano, il suo trasporto in un’altra tonalità e l’orchestrazione per variare su un vastissimo spettro di combinazioni le coloriture timbriche a seconda delle specifiche esigenze del musicoterapeuta.

   

                                                           

 

Per una trattazione più completa degli argomenti fin qui presentati scarica tesina in pdf.

Ultimo aggiornamento Giovedì 14 Luglio 2011 12:23